Ciclocross, Mathieu Van Der Poel: “I Mondiali di Hoogerheide mio unico obiettivo di quest’anno”
Si avvicina il momento dell’esordio stagionale di Mathieu Van Der Poel nel ciclocross. Il 27enne della Alpecin-Deceuninck sarà infatti in azione questa domenica nella prova di Coppa del Mondo di Hulst, nei Paesi Bassi, tornando così a partecipare a una gara di ciclocross a distanza di undici mesi dall’ultima volta. Lo scorso anno, a causa di alcuni problemi alla schiena, il fenomeno neerlandese poté infatti partecipare solo a due gare, la seconda delle quali si concluse con il ritiro, che pose fine alla sua brevissima stagione ciclocrossistica. La voglia del classe 1995 di tornare a correre nel fango è dunque molta, come traspare da un’intervista rilasciata a L’Equipe.
“Non vedo l’ora di ricominciare, amo ancora tanto il ciclocross – le parole di Van Der Poel – La scorsa stagione non è andata benissimo, speravo di fare più gare. Mi sento come se fossero due anni che non ne faccio una. Farò del mio meglio quest’anno. Spero di tornare al livello che avevo due anni fa per i Mondiali di Hoogerheide“.
Proprio la rassegna iridata, che si svolgerà nei Paesi Bassi sul tracciato del GP dedicato a papà Adrie, sarà il grande obiettivo del 27enne: “Dato che inizio la stagione in ritardo, non avrò una posizione da difendere nella classifica generale della Coppa del Mondo. Quindi Hoogerheide deve essere il mio unico obiettivo quest’anno […] È vicino a casa mia, ci sono molte persone che conosco che verranno a vedere la gara. Ho già fatto alcune grandi gare di ciclocross lì, quindi spero di essere al top della forma per questi Mondiali“.
Anche il rivale di sempre, Wout Van Aert, ha posto come obiettivo principale di questo inverno la conquista della maglia iridata. Una rivalità, quella con il belga, che nelle prossime settimane non si riproporrà solo ai Mondiali ma anche in diverse altre occasioni e che per Van Der Poel è un po’ esagerata dai media: “C’è rivalità, ma è solo sportiva. Abbiamo battagliato l’uno contro l’altro per molti anni, prima nel ciclocross, ora su strada. Non è altro che una rivalità sportiva”.
Nonostante le corse su strada abbiano ormai la priorità, il neerlandese non vuole mettere da parte il ciclocross: “Ci ho pensato, ma il ciclocross mi piace ancora, mi diverto. Senza, l’inverno sarebbe davvero lungo. È uno sport che ho sempre praticato e credo ci siano più aspetti positivi che negativi da trarne, soprattutto in vista delle classiche. Perché è anche un’ottima preparazione per le classiche ed è per questo che continuo a farlo“.
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